Introduzione
Tanti anni fa, come detto nella pagina "Chi sono", ho frequentato alcuni corsi di fotografia.
Uno di questi corsi era con un fotografo piuttosto in là con l'età, un tizio veramente particolare, mezzo matto, ma con una capacità incredibile di trasmettere emozioni con i propri scatti.
Le sue regole
La cosa che mi colpì, in assoluto, fu la sua lista dei comandamenti. Regole che tutti i "suoi fotografi" dovevano seguire, proprio come comandamenti.
La lista
- Rispetta sempre il tuo soggetto, che sia una persona, un animale o un paesaggio.
- La differenza la fa il fotografo, non l'attrezzatura;
- Se dici a qualcuno "guarda in camera" è meglio tu faccia altro.
- Le foto migliori sono sempre in bianco e nero, perché lasciano spazio alla creatività del cervello di chi guarda;
- Non essere mai completamente soddisfatto del tuo lavoro; c'è sempre spazio per migliorare.
- Un fotografo deve saper raccontare una storia attraverso le sue immagini.
- Non esistono regole vere, quando qualcosa colpisce i tuoi occhi, catturala in modo da trasmettere ciò che hai provato tu. La bellezza è sempre negli occhi di chi guarda.
- Le foto sono emozioni, non solo immagini.
- In fotografia esistono poche virtù: una è la pazienza. Non avere MAI fretta di scattare. Attendere il momento giusto può fare la differenza tra una foto buona e una eccezionale.
- Ricorda che la post-produzione è un'estensione del processo creativo, non un modo per correggere le foto pessime.

Conclusioni
Dopo tanti anni (come detto all'inizio), ho deciso di condividerla con gli altri, perché quel fotografo, quello che mi colpì così tanto, non esercita più. Non c'è più.
Spero possa piacervi e tornarvi utile.